In questo articolo vi raccontiamo alcune informazioni utili sugli impianti Gpl e metano, dall’installazione alle tempistiche per la manutenzione e nozioni sulla corretta certificazione degli impianti.
Per cominciare, l’installazione dell’alimentazione sia metano sia GPL, deve essere sottoposta a verifica e collaudo da parte del Dipartimento dei Trasporti Terrestri (ex Motorizzazione Civile) che rilascia, a seguito di certificazione dell’installatore un adesivo da attaccare sulla carta di circolazione riportante le caratteristiche dell’impianto (in precedenza veniva apposto un timbro sulla c.c.)
Per entrambi i tipi di bombole, GPL (sostituzione dopo 10 anni) e metano (revisione dopo 4 anni), vale il seguente principio:
– se l’impianto è montato dalla casa automobilistica di serie, vale la data di prima immatricolazione del veicolo
– se l’impianto è montato da un installatore successivamente all’immatricolazione del veicolo, vale la data del collaudo sul libretto
BOMBOLE A METANO
Il serbatoio della bombola a metano deve essere ovviamente in corso di validità: ogni bombola porta sul fianco una punzonatura indicante matricola e caratteristiche, soprattutto la data di scadenza della stessa. Attenzione a controllare sempre la punzonatura per evitare di incorrere nel montaggio di una bombola vecchia.
Importante che il veicolo sia dotato di cartellino plastificato Gestione Fondo Bombole Metano di colore azzurro-verde, rilasciato dall’installatore dei componenti (in caso di installazione dell’impianto) o al momento della sostituzione dei serbatoi (in caso di collaudo quinquennale degli stessi) e deve recare l’annotazione della loro scadenza (mese ed anno), la targa del veicolo ed il timbro della ditta che ha eseguito le operazioni.
Se omologate secondo la normativa nazionale, le bombole a metano devono essere sottoposte al collaudo ogni 5 anni, se a norma europea (R110 ECE/ONU) ogni 4 . L’operazione di collaudo si volge in cinque fasi: pesatura, ispezione visiva, collaudo con ultrasuoni e collaudo a pressione.
Nota sulla data di scadenza: se sulla bombola è riportato dal costruttore l’anno di costruzione (dato non obbligatorio) è importante sapere che la data di scadenza deve fare riferimento a quest’ultima e non alla data dell’immatricolazione.
BOMBOLE A GPL
Dal 2001 è d’obbligo il montaggio degli impianti a gas che rispettano il regolamento Ece/Onu R67/01, evoluzione dell’ R67 precedentemente in vigore. Principale novità di questo regolamento è l’adozione obbligatoria di tre valvole sul serbatoio del Gpl che ne aumentano ulteriormente la sicurezza. Per questo motivo le auto a GPL non sono più bandite dalle rimesse sotterranee: La nuova norma consente il ricovero delle vetture alimentate a Gpl anche al primo piano interrato (anche se comunicante con altri piani sotterranei), purché l’impianto a gas sia omologato secondo il regolamento ECE/ONU R67-01
(obbligatorio per le installazioni successive al 1/1/2001come riportato sulla carta di circolazione). Per gli impianti precedenti, invece, non cambia nulla, quindi rimane il divieto di parcheggio nei sotterranei.
Il serbatoio GPL ha validità decennale e secondo quanto previsto dalla circolare n. B76/2000/MOT del 16/11/2000 Prot.1069/UT83/CG(C1) del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture il decimo anno di utilizzo deve intendersi decorrente:
- – dalla data del collaudo dell’impianto GPL in caso di installazione dello stesso successivamente all’immatricolazione del veicolo;
- – dalla data della prima immatricolazione del veicolo, se questo è allestito sin dall’origine con impianto GPL.
Si ricorda che trascorsi 10 anni il serbatoio deve essere sostituito e in sede di revisione periodica deve essere accertato che i serbatoi non siano scaduti mediante controllo diretto della punzonatura sul recipiente (serbatoi omologati secondo il Regolamento ECE) ovvero del certificato del serbatoio (ove disponibile). La sostituzione del serbatoio viene annotata sulla carta di circolazione.
Ogni serbatoio di GPL deve essere sostituito dopo 10 anni dalla data di collaudo.
Le operazioni di smontaggio, ri-montaggio e collaudo devono essere eseguite da un officina autorizzata.
Nota: se l’impianto è stato installato dopo l’acquisto è obbligatorio aggiornare la carta di circolazione recandosi presso gli uffici DTT (ex Uffici Provinciali Motorizzazione Civile) personalmente o incaricando, a lavoro svolto, l’installatore di fiducia.